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Foto 360
Sant'Andrea di Conza
Comune - AV, Italy
Torrente Arso
1034
Si tratta di un caratteristico corso d'acqua che scorre a Nord del ponte dell'Anguillara, dove pross...
imamente si prevede la realizzazione dell'omonimo Parco Naturalistico.
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Mulino La fonte
974
Si tratta di uno dei numerosi mulini di Sant'Andrea di Conza, elementi fondamentali per la vita econ...
omica e non solo del Paese, finito in rovina ma recentemente ristrutturato e portato al novero di monumento. Prende il nome dalla località omonima, il cui nome è indicativo per la grande abbondanza di acque della zona.
Il mulino risale agli inizi dell'Ottocento (fu costruito dal canonico don Alessandro Andreone) e fin da subito fu oggetto di diatribe in merito al suo utilizzo, causate dalle servitù alle quali era stato assoggettato il Monastero. I proprietari del mulino avevano deviato il corso delle acque e si erano serviti di due muri laterali di pertinenza dello stesso Monastero.
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Episcopio
1258
Edificato con la funzione di fortilizio difensivo, l'Episcopio divenne presto sede degli Arcivescovi...
di Conza, ampliato tra il XVII ed il XVIII secolo utilizzando i ruderi del castello.
Dell'originaria struttura ad oggi è possibile ammirare un bel cortile interno, la torretta circolare ed il portale d'ingresso realizzato in pietra.
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Arco della terra
968
Rappresenta l'unica porta d'ingresso all'antico borgo di Sant'Andrea di Conza. Risale al 1753, nello...
stesso periodo in cui venne edificato il centro abitato di Sant'Andrea di Conza.
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Ruderi del convento francescano
Torrente Arso
Mulino La fonte
Episcopio
Arco della terra
Società operaia di mutuo soccorso
Maria Santissima dell'Incoronata
Via Monastero
Salvatore Cassese
Mulino La fonte
Si tratta di uno dei numerosi mulini di Sant'Andrea di Conza, elementi fondamentali per la vita economica e non solo del Paese, finito in rovina ma recentemente ristrutturato e portato al novero di monumento. Prende il nome dalla località omonima, il cui nome è indicativo per la grande abbondanza di acque della zona.
Il mulino risale agli inizi dell'Ottocento (fu costruito dal canonico don Alessandro Andreone) e fin da subito fu oggetto di diatribe in merito al suo utilizzo, causate dalle servitù alle quali era stato assoggettato il Monastero. I proprietari del mulino avevano deviato il corso delle acque e si erano serviti di due muri laterali di pertinenza dello stesso Monastero.
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